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La crescita: il motivo principale per cui entrare in relazione.

In una coppia, mettere la crescita reciproca al primo posto è una scelta saggia, soprattutto se vogliamo fare un lavoro di trasformazione interiore.


A livello spirituale ed esoterico infatti, la spinta evolutiva è il motivo stesso per cui esistono le relazioni.


Se invece in una relazione tendiamo a mettere al primo posto il comfort, la tranquillità e il sentirci felici, non solo non sfrutteremo appieno l’enorme occasione evolutiva che abbiamo davanti ma… La coppia stessa finirà a risentirne parecchio.


Questo non significa che in una coppia lo stare bene e sereni insieme non conti - certo che conta!

Ma se questo è il motivo primario per cui entriamo in una relazione, potremmo presto trovarci a fare a botte con la relazione stessa (e l’esistenza tutta), che per sua stessa Natura ci spinge invece proprio a evolvere, pungolando zone d’ombra della nostra personalità attraverso l’altro e mettendo il nostro ego in discussione.


Un processo alchemico avviene sempre, naturalmente, tra due persone che si incontrano (in coppia e non).

Possiamo accettare, facilitare e incoraggiare questo naturale processo relazionale, oppure combatterci contro e finire a soffrire.


Ecco perché in questo ci aiuta tanto imparare a vedere la relazione di coppia prima di tutto come un mezzo evolutivo, e non solo come un fine da raggiungere.


Un mezzo per scoprire, attraverso l’interazione profonda e intima con un altro essere umano attraverso ogni piano dell’esistenza, chi siamo veramente; un mezzo per aprire il Cuore e contattare sempre più la nostra totalità e autenticità.


Per assurdo, in realtà, quello stare davvero bene insieme, una serenità e felicità radicata, si manifestano proprio quando una coppia accetta che la propria relazione è prima di tutto uno spazio di evoluzione, individuale e condivisa.


Uno spazio che tira fuori un’infinità di emozioni scomode, ombre della personalità, programmazioni collettive, meccanismi di protezione dell’ego.


Se cerchiamo di restare sempre e solo nel comfort e nella tranquillità, opponiamo resistenza alle inevitabili cose scomode che ci mostra la relazione.


Questa resistenza crea sofferenza, e finiamo così nel gioco dell’ego, probabilmente finendo a incolpare l’altro per come ci sentiamo noi.


Quando entrambi i partner hanno la consapevolezza di non combattere più questo processo integrativo pieno di trigger, ombre e proiezioni come fosse un problema, ma iniziano invece a vederlo come l’opportunità più preziosa della loro vita… Lì arriva il bello.


Ci si inizia a vedere come due alleati insieme nella crescita e si costruisce un’unione sempre più vera.


Il “segreto” è imparare a trovare la serenità di coppia proprio nell’evoluzione e nel cambiamento costante.


Più abbracciamo il modo in cui una relazione ci spinge al di fuori della zona di comfort, più questo ci dona gioia.


Siamo felici di tutti i modi in cui la relazione ci sfida a crescere, perché siamo coscienti di quanto ci stia aiutando a contattare la totalità di chi siamo.


Volenti o nolenti, in una coppia un processo alchemico cerca sempre di avvenire.

La relazione è alchimia per definizione.


È attraverso le relazioni che abbiamo la possibilità di espanderci e trasformarci.

È lo specchio che ci offrono gli altri che ci ricorda di parti di noi dimenticate, esiliate, svergognate, mai sbocciate.


Più le due persone in coppia sono coscienti del processo alchemico in atto e di come l’ego “si mette in mezzo”, più l’alchimia avviene facilmente.


Letteralmente, pian piano le due persone si integrano “l’una nell’altra”. Sanno accogliere sempre più la prospettiva che l’altro porta come valida e arricchente, e non solo come qualcosa di opposto, lontano, scomodo, o da cambiare a ogni costo.


Si ispirano. Si avvicinano nel processo di trasformarsi a vicenda.


La relazione di coppia “serve”, evolutivamente parlando, proprio a questo: ad aiutarci a integrare i percepiti poli opposti l’uno nell’altro.


Che duri alcuni mesi, qualche anno o tutta una vita… Non avremo nulla da rimpiangere se siamo pronti ad abbracciare la spinta evolutiva che la vita ci mette di fronte attraverso un partner.

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