C’è una sottile ma sostanziale differenza tra la frase “non ho bisogno di un partner” detta da un cuore chiuso, e la stessa identica frase sentita e compresa da un cuore aperto.
La differenza è che la frequenza energetica al di sotto è completamente diversa.
Nel primo caso è una corazza di protezione dell’ego a parlare.
Al di sotto della quale c’è un enorme dolore represso, un piccolo esserino bisognoso di attenzioni e un’enorme paura ma allo stesso tempo desiderio di dare e ricevere amore per davvero.
Nel secondo caso è il nostro essere per intero a parlare. In senso assoluto, sappiamo che non abbiamo bisogno di nessuno all’esterno di noi. Non in modo altezzoso, ma in modo estremamente umile.
Perché sentiamo che nessuno è responsabile del nostro benessere e della nostra capacità di sentire gioia e amore.
Gli unici responsabili siamo noi e siamo ben felici di prenderci questa responsabilità.
Abbiamo vissuto sulla pelle che non solo possiamo stare da soli, ma amiamo la nostra solitudine; che non solo siamo capaci ma amiamo prenderci cura di noi, e che ciò che conta di più in assoluto prima di qualsiasi altra cosa siamo noi e il nostro percorso di crescita.
Imparare a vivere questa verità sulle pelle spacca il nostro cuore in due e porta a galla tutto il nostro dolore represso.
E questo non ci rende altezzosi, rigidi o aridi. Anzi ci apre pian piano all’amore, alla gioia e alla pace, iniziandola a trovare prima di tutto in noi.
Ma poi il processo continua. Ci invita a considerare la possibilità che, seppur abbiamo compreso che non abbiamo assoluto bisogno di un partner… Avere un compagno di viaggio accanto ci arricchisce, e ci spinge ancora più in profondità sul nostro percorso, in luoghi che da soli probabilmente non avremmo mai potuto esplorare.
Capiamo che il punto non è eliminare o degradare la relazione tra uomo e donna e il ruolo che ognuno ricopre in questa relazione, ma elevare questo tipo di incontro, imparare a portarlo a un’ottava più alta.
Nel primo caso, il nostro “non ho bisogno di nessuno” è un muro che abbiamo costruito per proteggere un’energia bisognosa e ferita, che allontana ogni possibilità di relazione.
Nel secondo caso, iniziamo ad avvicinare a noi la possibilità di una vera relazione, perché la consapevolezza che “non ho bisogno di nessuno” è allo stesso tempo un’apertura all’imparare a condividere il proprio percorso con qualcuno.
E così la relazione che avviciniamo a noi è una relazione che scegliamo per la nostra crescita e il piacere di condividerla con qualcuno, e sempre meno una relazione di cui “non possiamo fare a meno”.
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In senso assoluto è vero che non abbiamo bisogno di nessuno: è tutto dentro di noi.
In senso relativo e terreno, le cose sono più sfaccettate di così.
Abbiamo letteralmente bisogno di relazionarci l’uno all’altro per aprire il nostro cuore e ricordarci chi siamo, perché gli altri sono lo specchio di ciò che abbiamo bisogno di accogliere in noi.
Siamo qui per imparare a relazionarci e supportarci in maniera sempre più sana e autentica; qui è probabilmente dove si gioca buona parte della partita dell’esperienza umana odierna.
E la relazione di coppia - in particolare quella tra uomo e donna - si rivela il campo di evoluzione più potente in assoluto.
L’incontro di coppia è stato letteralmente “progettato” per fare questo.
Quando viene vissuto dal cuore, in maniera sempre più intenzionale e integra, diventa uno spazio che ci “cura” e ci risveglia.
Nell’incontrarsi, un uomo e una donna si armonizzano a vicenda.
Attraverso la loro unione, le due polarità iniziano una danza alchemica, nell’intento di manifestare l’abbraccio cosmico tra femminile e maschile sulla Terra.
Perciò, allo stesso tempo, non è vero che non abbiamo bisogno di un partner.
In quanto esseri umani, è assolutamente normale sentire una chiamata all’unione di coppia.
Se la sentiamo forte, potrebbe rappresentare un pezzo fondamentale del nostro percorso evolutivo.
Riuscire a tenere entrambe le verità dentro di noi - che non abbiamo bisogno, ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di un partner - è proprio quello che ci aiuta a creare una relazione di questo tipo.
Ma per farlo, saremo costantemente messi di fronte sia a quella parte bisognosa e dipendente che cerca ossessivamente l’amore fuori, sia davanti alla parte che si protegge dall’arrendersi all’amore dietro a una corazza di impassibilità, indipendenza e inconscia inimicizia nei confronti dell’altro sesso.
Perché nessuno dei due aspetti è la verità del nostro Cuore.